Presso l'Aula Consiliare del Comune di Cisterna, in
occasione del ciclo “Conversazioni a Cisterna”, promosso dall' Istituto “Leone
Caetani” e dal dott. Adolfo Gente, si è tenuta, mercoledi scorso, una
conferenza per la presentazione
di un libro del prof. Giancarlo Loffarelli, “C'è del muschio in terza A”: l'
Autore, conosciutissimo, è regista teatrale e drammaturgo, nonché docente di
Storia e Filosofia nelle Scuola Superiore, vincitore di vari riconoscimenti di
prestigio trai quali il Premio “Vallecorsi” di Pistoia e il Festival nazionale
d' Arte Drammatica di Pesaro. Dopo l' introduzione della prof.ssa Anita
Tremonti, che ha presentato la figura dell' Autore, è intervenuto il dott. Adolfo Gente che,
dalla sua esperienza di Direttore Didattico, professore di pedagogia e
giornalista, ci ha fatto fare un breve “viaggio” nei problemi della scuola di oggi e di ieri, sottolineando come,
spesso, ci si occupi di problemi marginali, quasi irrilevanti rispetto alle
urgenze riguardo ai temi più importanti sul piano teorico, pratico ed
organizzativo, ed ha effettuato un esaustivo sunto delle problematiche
scolastiche odierne. La parola è poi passata all' Autore , che ha illustrato il
piano della sua Opera, i motivi che lo hanno spinto a realizzarla ed ha svolto
un breve excursus sulla sua poliedrica carriera e sulle aspirazioni che l'
hanno spinto a percorrela. Ha poi letto personalmente tre brani scelti dal suo
libro, interpretandoli e approfondendo il contenuto. Ha illustrato la sua
personale visione della realtà scolastica , affrontata a tutto tondo ed ha
“svelato” la chiave di lettura per la
fruizione della sua Opera , che è narrazione, ma che talvolta ha tratti
poetici, è “visione”, osservazione ed interpretazione dell' ambiente scolastico
odierno nelle sue infinite sfaccettature. Egli affronta i problemi più
disparati: dalle carenze strutturali
alla burocrazia, dai problemi organizzativi alle relazioni sociali,
dalla sana critica verso l' abuso della tecnologia in ambito educativo alla
rivalutazione di prassi ormai quasi desuete ma non per questo meno valide. Egli
raccoglie tutti questi temi traslandoli, al contempo su un piano analitico,
riflessivo ed interpretativo. Lo stile è godibile, personale e originale e
racchiude cenni di stili letterari tra i più disparati e riferimenti dotti che
gli conferiscono grande spessore. La Preside dott. Patrizia Pochesci, ha
sottolineato, poi, la valenza che assumono le relazioni sociali, il fattore
emotivo, i punti di riferimento, facendo notare che la “vocazione” scolastica
deve sempre essere pervasa dal senso di giustizia, oggi come mai: un'
esaltazione dell' importanza imprescindibile del fattore umano nella scuola. In
coloro che hanno assistito, addetti e non addetti “ai lavori”, è
automaticamente scattata la voglia di leggere il libro.
Giovanni Pinna
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