Come momento operativo del progetto "Alla ricerca del gusto...", il giorno 11 marzo, insieme ai nostri docenti e ad alcuni genitori
"volenterosi", ci siamo recati presso l'Abbazia di Valvisciolo. Lo
scopo della visita era conoscere la vita quotidiana dei monaci e comprendere l’importanza
delle piante aromatiche e officinali ieri quanto oggi. Appena
arrivati, ci ha accolti padre Eugenio, priore della bellissima abbazia che oggi
ospita 12 monaci appartenenti all'ordine cistercense. Padre Eugenio ci ha
spiegato che l'abbazia, dedicata al martire Santo Stefano, il cui nucleo
originario fu fondato da monaci greci nel XII secolo, successivamente passo'
sotto la protezione della famiglia Caetani. L'interno della chiesa, in stile
romanico, è diviso in tre navate, le cui pareti risultano spoglie per evitare
gli sfarzi, secondo i canoni dei cistercensi. Ci siamo soffermati ad osservare
la magnifica composizione del rosone, simbolicamente costituito dai 12
apostoli, posti intorno a Gesù.
Il complesso comprende, oltre alla Chiesa, la
Sala Capitolale (oggi è adibita a spazio espositivo per mostre temporanee) ,il
refettorio (non visitabile) e il chiostro che rappresenta il centro di tutto il
complesso.
Dopo una breve sosta nella liquoreria, dove ci siamo rifocillati con
del cioccolato, ci siamo recati presso le cantine dell'abbazia. I monaci
producono un tipo di vino bianco e uno rosso, miele anche
aromatizzato ed olio destinati alla vendita. All'interno della cantina, tutta
"l'allegra brigata" ha degustato con molto piacere del fresco vino
bianco.
La passeggiata è continuata lungo i filari dei vitigni, appena potati.
Padre Martino ci ha invitati con molto entusiasmo, a partecipare alle
operazioni della futura vendemmia. Con la promessa che volentieri saremmo
tornati, ci siamo salutati contenti e soddisfatti della bella mattinata
trascorsa insieme.
II A
Sibilla Aleramo
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