Come
sarebbe vivere guardando il mondo con un solo occhio?? Sembrerebbe una risposta
facile da dare, basta mettere una mano su un occhio e provare ad osservare la
vita….ma in realtà questa domanda la dovremmo rivolgere a chi la vita è
costretta tutti i giorni a viverla così.
Questa
è la storia di Cecilia, una bambina di tre anni malata di retinoblastoma, un
tumore maligno della retina. Oggi i suoi genitori sono venuti nella nostra
scuola per raccontarci quella che il suo papà ha definito “la nostra avventura”.
Cecilia
è nata con una macchiolina bianca sull’occhio destro, cosa che fino ai sei mesi
è stata reputata dal medico di famiglia poco importante. I genitori, curiosi di
dare una risposta ai loro dubbi, andarono a cercare su internet e si trovarono
davanti una verità sconcertante: la macchiolina bianca era sintomo di tumori
alla retina degli occhi.
Subito
portarono la bambina all’ospedale Bambino Gesù, per una visita oculistica e da
lì incominciò il loro calvario fatto di ricoveri in ospedale, analisi, terapie,
per cercare di combattere un tumore maligno che si presentava con alti e bassi.
Tutto questo fino ad arrivare prima ad una operazione per applicare una
lastrina per poi procedere con la radioterapia, con la speranza di ottenere buoni risultati, ma questo non è
avvenuto. All’improvviso il tumore si è fatto ancora più aggressivo e i medici
sono stati costretti all’asportazione
dell’occhio destro. Dopo l’operazione Cecilia ha dovuto fare un ciclo di
chemioterapia, che l’ha portata alla perdita dei suoi capelli e la sua mamma
per non farla sentire diversa anche lei se li
è rasati. Ora Cecilia porta una protesi
al posto del suo occhio, ma non
si sente diversa dagli altri bambini e vive una vita normale: va all’asilo,
gioca con i suoi compagni, continua a fare i suoi controlli….insomma
guardandola sembrerebbe una bambina come tante con la sola differenza che
Cecilia dovrà vivere la sua vita osservandola con un occhio solo.
GIULIA DE ROMANIS