venerdì 27 febbraio 2015

ONORE AI MARTIRI DI PRATOLUNGO

Giovedì 19 febbraio 2015, in una tiepida mattinata, preludio di primavera, noi alunni delle classi I e II B del plesso di scuola secondaria di I grado "C.I.B."dell'Istituto Comprensivo"Leone Caetani " di Cisterna di Latina, abbiamo partecipato commossi alla cerimonia di commemorazione dei Martiri di Pratolungo-località Velletri- fucilati 71 anni fa per rappresaglia dai Tedeschi durante la Seconda guerra mondiale. Hanno presenziato autorità politiche e militari. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 9.30 con una Messa officiata dal parroco Don Franco, nel locale sottostante la Chiesa di Santa Maria del Carmine. Durante la cerimonua religiosa il parroco ha ricordato i nomi delle vittime (fra cui due cittadini di Cisterna: Giorgio Ramiccia e Palmiero Casini).Nel citare i nomi dei martiri di questo che è stato un vero e proprio crimine di guerra, Don Franco ha sottolineato il senso di appartenenza di queste vittime a tutta l'umanità, anelando ad uno spirito di fratellanza e di amore che superando ogni barriera e divisione politica, culturale e religiosa, possa accomunare tutti gli uomini nel desiderio di ridare voce alla speranza   in un mondo "più a misura d'uomo" e perseguire alfine la pace.
Finita la Messa sono intervenuti i rappresentanti delle autorità politiche e civili per dare il loro contributo alla ricostruzione degli eventi che hanno contraddistinto il periodo relativo alla Seconda guerra mondiale, sottolineando come questa sia stata costellata di stragi e rappresaglie, come quella di Pratolungo. Alcuni bambini di scuola primaria provenienti dai vari istituti scolastici di Velletri hanno letto poesie, brani estrapolati dai libri contenenti i ricordi del periodo storico riconducibile all'eccidio.
Ci siamo recati poi alla stele sulla strada (che ricorda i Martiri trucidati giù al fosso), dove le autorità hanno deposto una corona di alloro e un cuscino di fiori in loro onore. Successivamente siamo andati giù al fosso. In questo luogo reso sacro dal sacrificio di vittime innocenti, il Presidente del Comitato Martiri di Pratolungo, Walter Fabiani, è intervenuto salutando tutti gli astanti, soddisfatto di aver visto presente quest'anno alla commemorazione un'ampia rappresentanza di giovani e bambini delle scuole del territorio.
Dopo aver osservato, dietro suo invito, un minuto di silenzio, con fare composto abbiamo fatto ritorno a scuola, coscienti di avere preso parte ad un evento che contribuirà non poco a maturare in noi la coscienza civica e il senso di appartenenza alla nostra comunità; che ci imporrà di continuare a ricordare per non dimenticare gli errori del passato. Sempre, anche quando saremo NOI gli uomini chiamati a testimoniare- sia pure ormai indirettamente- gli eventi tremendi che hanno improntato di sé il XX secolo, le cui cause (fuoco che cova sotto la cenere) sono pronte a riemergere come fantasmi dal passato e a materializzarsi assumendo di nuovo la veste dell'emarginazione, discriminazione, pregiudizio, odio razziale, intolleranza religiosa, volontà di dominio, interessi economici precostituiti, incapacità di dialogo pacifico.
Papa Francesco ha detto che se la pace è difficile da perseguire, la guerra è un tormento. Per questo ha sollecitato più volte un incontro tra i rappresentanti degli stati di tutto il mondo-soprattutto quelli con maggiori conflittualità al loro interno- al fine di ricomporre o comunque appianare le controversie, usando gli strumenti della diplomazia e non della guerra. Sì, perché senza dialogo pacifico tra le parti, l'equilibrio del presente è costantemente minacciato e impedito il progetto per una costruzione del futuro all'insegna di un clima di distensione, tolleranza , convivenza nel  rispetto della dignità di ciascun uomo.


I e II B
BELLARDINI

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