Lunedì 25 settembre i
docenti del nostro Istituto Comprensivo hanno incontrato l’onorevole Serena
Pellegrino e, proprio in prossimità della Giornata internazionale
dell’insegnante, hanno avuto un vero momento di riflessione sulle linee
innovative e sulle criticità che in questo momento storico si delineano per i
docenti.
Serena Pellegrino, architetto, parlamentare
per Sinistra Ecologia e Libertà, eletta in Friuli Venezia Giulia, ambientalista,
ma soprattutto esteta, ha proposto,
con grande riscontro mediatico, la modifica dell’Art. 1 della Costituzione. Infatti l’Onorevole
intende far aggiungere all’articolo: «La Repubblica Italiana riconosce la bellezza quale elemento
costitutivo dell’identità nazionale, la conserva, la tutela e la promuove in
tutte le sue forme materiali e immateriali: storiche, artistiche, culturali,
paesaggistiche e naturali». Forse qualcuno può pensare che ci voglia “ben altro” in questo
momento così difficile per il nostro Paese? Ebbene lei risponde con convinzione
che la parola
Bellezza, sconosciuta alla ragioneria di Stato è il valore aggiunto che
l’Italia può vantare e su cui può puntare per riuscire ad
uscire da questo empasse di degrado
culturale e caduta economica. La parola Bellezza deve rientrare tra le priorità anche della nostra
economia. La Pellegrino ribadisce più volte che in nome di un lavoro e
di una casa abbiamo accettato qualsiasi compromesso. Avremmo dovuto tutti avere
un piano, pensare a quale lavoro e quale casa progettare. Oggi speculatori,
palazzinari, Confindustria ci hanno portato molto in basso deturpando il patrimonio
dei nostri padri. La tutela di questo patrimonio doveva essere oggi
prioritaria.
Proprio il consiglio Europeo ha indetto il 2018 l’anno per la salvaguardia del PATRIMONIO CULTURALE che comprende le risorse del passato in una varietà di forme e aspetti; include i monumenti, i siti, le tradizioni, la conoscenza tramandata e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da musei, biblioteche ed archivi. Scopo di questa iniziativa è sensibilizzare all'importanza della storia e dei valori europei e rafforzare il senso d'identità europea. Al tempo stesso, si punta a richiamare l'attenzione sulle opportunità offerte dal nostro patrimonio culturale, ma anche sulle sfide cui è confrontato, come l'impatto del passaggio al digitale, le pressioni a livello fisico e ambientale sui siti del patrimonio e il traffico illecito di beni culturali.
Proprio il consiglio Europeo ha indetto il 2018 l’anno per la salvaguardia del PATRIMONIO CULTURALE che comprende le risorse del passato in una varietà di forme e aspetti; include i monumenti, i siti, le tradizioni, la conoscenza tramandata e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da musei, biblioteche ed archivi. Scopo di questa iniziativa è sensibilizzare all'importanza della storia e dei valori europei e rafforzare il senso d'identità europea. Al tempo stesso, si punta a richiamare l'attenzione sulle opportunità offerte dal nostro patrimonio culturale, ma anche sulle sfide cui è confrontato, come l'impatto del passaggio al digitale, le pressioni a livello fisico e ambientale sui siti del patrimonio e il traffico illecito di beni culturali.
EMANUELA NARDECCHIA
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