venerdì 30 gennaio 2015

IL GIORNO DELLA MEMORIA AD AUSCHWITZ PER NON DIMENTICARE (parte2)




Entrando nei Campi di concentramento ho provato una sensazione fortissima sapendo che ho camminato sui viali dove un sacco di gente moriva. È una cosa brutta quello che hanno fatto  e spero che tutti avranno la possibilità di andarci perché è una bella esperienza.  (Enrico Pasotto)

Questa esperienza ad Auschwitz è stata molto bella, ma nello stesso tempo brutta perché sapere che in quel campo sono morte così tante persone è davvero terribile. Se dovessi ripetere questo viaggio, non so se ci riuscirei... (Giorgia Rufo)

 

Ad Auschwitz ho lasciato una parte di me! Ho capito che esistono persone crudeli al punto da distruggere la dignità altrui....siamo tutti uguali e nessuno ha il diritto di uccidere un'altra persona, solo perché è più debole.... (Federica D'Annibale)

Quando sono entrata nei campi di concentramento mi sono emozionata perché ho pensato a tutti quegli ebrei che hanno sofferto così tanto... (Chiara Benedetti)

 

L'esperienza vissuto ad Auschwitz è stata fantastica. ..mi ha fatto capire cosa vuol dire essere liberi e il senso della vita.... (Jasmine Sarturi)

Ciò che è successo nei campi di concentramento è tra le cose più brutte al mondo...per questo spero che un giorno gli uomini si rendano conto che uccidere è una cosa orribile e che cessino tutte le guerre, per non ripetere lo stesso errore.... (Giulia De Romanis)


Auschwitz. ...bisogna vedere con gli occhi per capire cosa è successo...osservare scarpe di bambini piccoli e sentire ciò che facevano è raccapricciante e surreale. È assurdo pensare che l'uomo possa essere arrivato a tanto... (Sara Ciavaglia)


La cosa che più mi ha emozionato di Auschwitz è stata capire come i nazisti trattavano gli ebrei. ...è stato terribile!  (Luca Mastrilli)










martedì 27 gennaio 2015

IL GIORNO DELLA MEMORIA AD AUSCHWITZ PER NON DIMENTICARE



Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: 
da qualunque Paese tu venga, tu non sei un estraneo. 
Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. 
Per te e per i tuoi figli, le ceneri di Oswięcim valgono di ammonimento: 
fa che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui le tracce, 
non dia nuovo seme, nè domani nè mai! 
        
                                                                                                                                            Primo Levi  



Ieri nel pomeriggio, una delegazione della nostra scuola, composta da alcuni alunni della IIIA e IIIB accompagnati dalle professoresse Clemente e Graziano, è partita alla volta di Cracovia per poi recarsi al campo di concentramento di Auschwitz per commemorare le vittime dell'Olocausto.
Appena arriveranno immagini, commenti, pensieri e riflessioni dei nostri alunni saranno prontamente pubblicati e aggiornato il post.

 


domenica 25 gennaio 2015

IN RICORDO DI UNA TREMENDA INGIUSTIZIA

Giovedì 22 Gennaio, in occasione della Settimana della Memoria, nell' Aula Consiliare del Comune di Cisterna, si è svolto un incontro, organizzato dall' Istituto “L. Caetani, con lo scrittore e giornalista, nonché Vice Capo  Redattore settore cronaca de “Il Messaggero”, Emilo Drudi: dopo una breve ed  esaustiva introduzione della professoressa Anita Tremonti, il dott. Drudi ha incominciato ad illustrare il contenuto e i principi ispiratori della sua opera, il cui titolo è: “Non ha dato prova di serio ravvedimento”. Il libro narra dell' esperienza subìta da  38 cittadini italiani ebrei residenti all' epoca nella Provincia di Latina (allora Littoria), che si sono, “grazie” alle leggi antirazziali fasciste del 1938, visti negare alcuni i più elementari diritti civili, alcuni la libertà, mentre quasi tutti sono stati costretti al nascondimento e alla fuga. L' autore ha evidenziato come, proprio a partire da eventi locali si possa indagare  in maniera più generale il fenomeno della persecuzione durante il nazifascismo in Italia. Ha anche esposto i motivi di fondo per i quali si è giunti, col tempo, a simili conseguenze per alcune persone etichettate, discriminate, dal totalitarismo di allora: xenofobia, razzismo, diffidenza  verso  i “diversi”, la costituzione  di un “nemico” ideale che si trasforma in emarginazione prima, in limitazione e negazione di libertà poi, ed infine in eliminazione fisica di massa sistematicamente organizzata, tipica dei totalitarismi di allora (eh già, purtroppo, com' è noto, di genocidi e atti aberranti su minoranze  se ne commettono ancora oggi nel mondo!). Ha parlato ancora del fenomeno dell' accettazione passiva di quelle leggi da parte di cittadini cosiddetti “nella norma” e delle tesi di negazionismo , che di fatto vanno a “cancellare “ la memoria creando così una sottesa complicità con il misfatto, ed anche del fatto che la memoria non ha senso se non vi è un' un assunzione di responsabilità, una coscienza  e un comportamento giustamente orientati. Infine la Preside dott. Patrizia Pochesci intervenendo in chiusura ha fatto notare, in virtù del suo studio infaticabile sulla storia locale e del fenomeno della Shoah, che l' Istituto “Caetani” può vantare una solida tradizione in iniziative, documentazioni e ricerche sull' argomento trattato e ha posto l' accento sul fatto che molte volte c' è un adesione a visioni diffidenti verso il “diverso” solamente per stare al passo con gli altri e, così, adattandosi, c'è un abbassarsi a  logiche tutt' altro che nobili. Ha affermato che la speranza sono le nuove generazioni: e difatti erano presenti molti ragazzi di terza Media dell' Istituto che, con il blog della scuola, assieme ai professori e ai genitori, stanno svolgendo un lavoro stupendo.

Ritornando al libro: è per chiunque voglia ben documentarsi su questo tema.

Giovanni Pinna

giovedì 8 gennaio 2015

VICINI NEL DOLORE DI CHI SOFFRE A PARIGI!

Pour la libertè d’espression et d’opinion.
Les èléves du collège “Leone Caetani"

Le classi III A  e III B medie dell’Istituto Comprensivo “Leone Caetani” esprimono la loro solidarietà ai cittadini di Parigi per l’attentato terroristico avvenuto ieri, 7 Gennaio 2015, nella redazione “Charlie Hebdo”