venerdì 29 gennaio 2016

INCONTRO CON IL GRUPPO DI VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE, CASA DEI DIRITTI SOCIALI.

All'interno del progetto di teatro-forum ed educazione alla mondialità "Kun Dancè", attivo dal novembre 2015 per le classi II e III secondaria dell'Istituto Caetani,  i ragazzi coinvolti hanno partecipato a un pomeriggio di formazione e incontro con le volontarie di Casa dei diritti sociali.
Le professionalità coinvolte (educatrici, esperto conduttore, assistente sociale, mediatore linguistico-culturale e le insegnanti) hanno trascinato gli allievi dell'istituto e i minori stranieri  in una narrazione a più voci sulle tematiche del viaggio migratorio, attraverso l'utilizzo della drammatizzazione.
Lo spazio scenico-metaforico è stato riempito dalla presenza utile e piacevole di persone che hanno raccontato in modo appassionato la propria esperienza e le proprie riflessioni.
Una condivisione ricca e profonda che conferma quanto "lo scambio" e la partecipazione di gruppi dall'esterno possa implementare apprendimenti e rete di relazioni.

Per i mesi di febbraio e marzo sono previste proiezioni di film, dibattiti con gli autori e giornate di giochi transculturali.



mercoledì 13 gennaio 2016

LA PARETE DELLE TRASFORMAZIONI

La classe 2 del plesso Don G. Caselli di Prato Cesarino trasforma la sua parete al passare delle stagioni.

MURALES AUTUNNALE




LA PARETE SI TRASFORMA PER IL NATALE



INSEGNANTI 
PERPETUINI ELVIRA 
GAGLIARDI ROSARIA


mercoledì 6 gennaio 2016

LE STORIE DELLA SEMPREVISA

Mercoledì 9 dicembre scorso, presso la sala consiliare del Comune di Cisterna di Cisterna di Latina, un folto gruppo di insegnanti e appassionati di storia della cultura contadina hanno ascoltato,  affascinati, il Dott. Fausto Orsini di Sezze, insegnante, Preside, studioso della realtà locale, il quale ha  presentato la sua ultima pubblicazione: "Le storie della Semprevisa". Questo corposo libro altro non è  se non la raccolta di fiabe, favole, aneddoti e racconti di vita legati alla società contadina della Pianura Pontina e dei monti Lepini. Cultura orale, in parte recuperata dall'Autore, che rappresenta un mondo dal quale, come Lui stesso dice, personalmente non si è mai del tutto separato, pur nelle diverse scelte di vita che si è trovato a fare. I narratori, quasi del tutto braccianti o contadini, erano i discendenti di una colonia di uomini e donne prevalentemente di origine ciociara, insediatasi a Sezze. A queste donne e uomini va l'omaggio dell'Autore.