06/05/2015
PRIMO GIORNO: PARTENZA: ORE
6,00 VIAGGIO MERAVIGLIOSO IN COMPAGNIA DEI MIEI COMPAGNI
Emozioni: tante da farmi sentire le ali di farfalle nello
stomaco, la compagnia dei ragazzi, posti meravigliosi che scorrevano durante il
viaggio. Mi hanno colpito i panorami e
le colline verdi con i casali in pietra della Toscana e la traversata
dell’Appennino; l’Emilia Romagna e
infine l’arrivo al centro di Milano, il
Castello Sforzesco e la storia degli Sforza. Il Castello Sforzesco è uno dei principali simboli di Milano e
della sua storia. Fu costruito nel XV secolo e cioè nel 1400 circa da Francesco Sforza, divenuto
da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione risalente al
XIV secolo nota come Castrum Portae Jovis (Castello di porta Giovia o Zobia), e
nei secoli ha subito notevoli trasformazioni. Fra il Cinquecento e il Seicento
era una delle principali cittadelle militari d'Europa; restaurato in stile
storicista da Luca Beltrami tra il 1891 e il 1905, ora è sede di importanti
istituzioni culturali e meta turistica. È uno dei più grandi castelli d'Europa.
Poi la guida turistica ci ha accompagnati facendoci passare per il centro
davanti il Comune di Milano, la Scala e poi siamo entrati nella Galleria Vittorio Emanuele. Al centro
della Galleria Vittorio Emanuele II, dedicata al re d’Italia, si trova uno
stemma raffigurante un toro che rappresenta la città di Torino. La Galleria fu
aperta nel 1867 e completata nel 1878, rappresenta il passaggio pedonale
d'eccellenza che collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala. Soprannominata
"il salotto dei milanesi" per l’ambiente sfarzoso, elegante e ricco
di prestigiosi negozi, ristoranti, bar alla moda e librerie. La Galleria è
formata da un impianto a crociera al cui interno risalta la cupola centrale in
ferro e vetro. Nella volta, che si alza all’incrocio dei bracci fino a 47
metri, sono raffigurati a mosaico i continenti Asia, Africa, Europa e America. Nell’ottagono
centrale, oggi luogo privilegiato per eventi e installazioni, è situato sul
pavimento il simbolo araldico dei Savoia con una croce bianca in campo rosso ed
il famoso toro raffigurato con gli "attributi" in vista. L'usanza
dice che porti fortuna porre il piede sopra gli attributi del toro e compiere
una rotazione ad occhi chiusi facendo perno su quel piede. Migliaia di turisti
e milanesi ogni giorno li schiacciano ritualmente come portafortuna! Secondo la
leggenda però porta fortuna ruotare di 360° con il tallone del piede destro sui
testicoli del toro solo alle ore 24 del 31 dicembre!! Poi usciti dalla Galleria ci attendeva la maestosità del Duomo, che è il segno di un’antica
cultura, esprime l’energia che ha saputo attingere dal territorio in oltre
mezzo millennio di storia. Scrigno di tesori e di preziosità, la sua storia
vive nel suo marmo e attraverso il lavoro della Fabbrica che ininterrottamente
se ne prende cura dal 1387.
Giornata intensa, piena,
quindi risaliti nel pullman siamo andati a Capriolo di Brescia che dista un’ora
circa da Milano nell’ albergo dove ci attendevano della persone cordiali.
07/05/2015
SECONDO GIORNO: EXPO RHO
Arrivare
all’EXPO è stato un bel traguardo:
un’altra giornata intensa alla scoperta di usi, costumi, colori, odori. Ero
completamente affascinata dal fatto che in un solo luogo potevo abbracciare e
scoprire il mondo intero. Avremo visto circa una decina di Padiglioni e per me
il KAZAKISTAN (sarà sede Expo nel 2017) è stato spettacolare con le
sue tecnologie, mele di 1 kg, profumo dei
papaveri, la tecnica degli antiparassitari con le cavallette, latte di
cavalla gentilmente offerto da loro con tante proprietà benefiche per il nostro
corpo e dal sapore acidulo. Il
padiglione racconta
di una storia
caratterizzata da un uso razionale del suolo e delle risorse naturali, e dalla
visione del cibo come dono da offrire e condividere con gli altri. Tra i vari padiglioni quello del cacao e
cioccolato, del caffè, del riso, il
Padiglione Zero, il Padiglione del Brasile
è stato quello più diverte,
perché per accedere bisognava salire su di un tappeto a rete. Il cuore pulsante
del Padiglione del Brasile è una
rete interattiva che collega i tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i
visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano
i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante. Poi abbiamo visitato il Padiglione della
Corea e Malesia. Per concludere
questa bellissima e particolare giornata siamo andati nell’area riservata alla
nostra bellissima Nazione dove ci sono Padiglioni dedicati alle nostre Regioni
tipo Calabria, Toscana, Umbria etc. ed il Padiglione
Italia con un’architettura meravigliosa. Mi ha colpito particolarmente la
grande chioma che svetta verso il cielo a 37 metri di altezza, sorretta da un
complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio. L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia, è realtà e
annuncia l’imminente apertura di Expo 2015. Per sei mesi sarà il richiamo
potente e suggestivo delle centinaia di migliaia di visitatori dell’Esposizione
universale di Milano. La grande struttura in legno e acciaio si erge al centro
di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano ampie gradinate, il
maggiore spazio open air dell’area.
L’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è
anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla
tecnologia. In conclusione ho vissuto una magnifica esperienza.
08/05/2015
TERZO GIORNO: PARMA
Parma
è una città semplice, tranquilla, piena di spazi verdi e di monumenti
interessanti e ben conservati. Tre sono le cose che abbiamo visitato:
Palazzo Farnese: venire a Parma e non
visitare questo luogo magico (e l'adiacente galleria) è più che un peccato.
Meravigliosamente tenuto, al suo interno, il teatro di corte che rappresenta l'evoluzione del teatro
seicentesco: qui nascono il palcoscenico inclinato e le quinte. La bomba
dell'ultima guerra ha distrutto gli stucchi e le statue barocche lasciando
questo luogo, interamente fatto di legno, in uno stile più minimale e pulito.
Teatro ligneo, uno dei più belli del mondo.
Cattedrale di Parma: non è imponente e
penseresti di non essere in Emilia perché è quasi dimessa nella sua semplicità
di uno stile romanico che ti riporta alla vera essenza del cristianesimo non
opulento e sfarzoso. Il piazzale antistante in pietruzze ti da l'idea di non
essere in città ma in un paesino di campagna. Anche l'interno e' molto armonico
ed ha degli affreschi meravigliosi. Un pezzo di storia racchiuso in questa basilica,
di ampie dimensioni e conservata in modo esemplare. La cattedrale regala molti
tesori artistici, sparsi tra le navate e le cappelle laterali. Originale il coro
e l'altare, posizionati su un’alta scalinata che rende una vista unica della
cattedrale. Sotto questo spazio rialzato, la bella ed ampia cripta, luminosa.
Battistero di Parma: il Battistero, capolavoro architettonico e
scultoreo del maestro benedetto Antelami. Con la sua forma ottagonale e le sue
preziose sculture rende unica la piazza del Duomo. All'interno l'arredo
scultoreo dell'Antelami e numerosi cicli di affreschi di varie epoche ti
affascinano e ti fanno rimanere con il naso per aria. Bellissimo il Battistero realizzato in marmo rosa a pianta
ortogonale, racchiude una fastosa sala interna con al centro due vasche
battesimali concentriche e bellissimi affreschi (sontuosi e magnificamente
conservati) che impreziosiscono l'alta volta. Un simbolo che ci regala un pezzo
della storia emiliana.
Sono convinta che
VIAGGIARE ti arricchisce, ti fa crescere, ti apre un mondo fantastico, ti
cambia in meglio e ti completa. Mi auguro di poter viaggiare sempre, perché
ogni volta che torno da una viaggio mi sento migliore!
ARIANNA PENNACCHI
1B BELLARDINI