lunedì 29 giugno 2015

AI MIEI RAGAZZI...



Miei cari ragazzi,
siamo giunti alla fine di un anno ricco e intenso…è passato quasi un anno dal giorno in cui ci siamo conosciuti e, intimiditi e curiosi, ci scrutavamo a vicenda…ma è bastato poco per abbattere quel fragile muro difensivo e istaurare un rapporto unico e irripetibile!
Da voi ho imparato molte cose, molte più di quelle che forse voi avete imparato da me. Mi avete insegnato tanto, ma soprattutto che ognuno di voi è una persona diversa, irripetibile, con una propria sensibilità, uno sguardo unico sulle cose, un sorriso e un linguaggio per nulla assimilabile a quello di un altro. La singolarità che portate con voi è molto importante, siatene fieri, vi aiuterà a crescere, a essere forti nell’affrontare le piccole e grandi sfide che la vita ci propone; mi raccomando, non lasciatevi mai appiattire da niente e da nessuno…siate sempre voi stessi e conservate viva la capacità di stupirvi…così come avete fatto tante volte quest’anno!
Vi saluto dicendovi grazie per avermi sopportato nelle lunghe spiegazioni; grazie per aver accettato e condiviso i miei “folli voli” ogni volta che vi proponevo progetti e attività diverse dalle normali lezioni; grazie per le vostre continue domande che mi hanno spronato e stimolato a crescere personalmente e professionalmente…ma soprattutto grazie per tutte le volte che mi avete fatto ridere quando ero triste, per quando stavo male e mi siete stati vicini con il vostro affetto, per tutti i momenti passati insieme, belli, tristi, noiosi…
Un poeta e musicista brasiliano diceva che “la vita è l’arte dell’incontro”…io vi ho incontrato ed è stata un’emozione unica, vera, profonda...mi congedo con la speranza che sia stato lo stesso anche per voi!

Il vostro prof. 

giovedì 11 giugno 2015

VIAGGIO A MILANO EXPO2015



06/05/2015
PRIMO GIORNO: PARTENZA: ORE 6,00 VIAGGIO MERAVIGLIOSO IN COMPAGNIA DEI MIEI COMPAGNI

Emozioni: tante da farmi sentire le ali di farfalle nello stomaco, la compagnia dei ragazzi, posti meravigliosi che scorrevano durante il viaggio. Mi hanno  colpito i panorami e le colline verdi con i casali in pietra della Toscana e la traversata dell’Appennino;  l’Emilia Romagna e infine  l’arrivo al centro di Milano, il Castello Sforzesco e la storia degli Sforza. Il Castello Sforzesco è uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Fu costruito nel XV secolo e cioè  nel 1400 circa da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione risalente al XIV secolo nota come Castrum Portae Jovis (Castello di porta Giovia o Zobia), e nei secoli ha subito notevoli trasformazioni. Fra il Cinquecento e il Seicento era una delle principali cittadelle militari d'Europa; restaurato in stile storicista da Luca Beltrami tra il 1891 e il 1905, ora è sede di importanti istituzioni culturali e meta turistica. È uno dei più grandi castelli d'Europa. Poi la guida turistica ci ha accompagnati facendoci passare per il centro davanti il Comune di Milano, la Scala e poi siamo entrati nella Galleria Vittorio Emanuele. Al centro della Galleria Vittorio Emanuele II, dedicata al re d’Italia, si trova uno stemma raffigurante un toro che rappresenta la città di Torino. La Galleria fu aperta nel 1867 e completata nel 1878, rappresenta il passaggio pedonale d'eccellenza che collega Piazza del Duomo a Piazza della Scala. Soprannominata "il salotto dei milanesi" per l’ambiente sfarzoso, elegante e ricco di prestigiosi negozi, ristoranti, bar alla moda e librerie. La Galleria è formata da un impianto a crociera al cui interno risalta la cupola centrale in ferro e vetro. Nella volta, che si alza all’incrocio dei bracci fino a 47 metri, sono raffigurati a mosaico i continenti Asia, Africa, Europa e America. Nell’ottagono centrale, oggi luogo privilegiato per eventi e installazioni, è situato sul pavimento il simbolo araldico dei Savoia con una croce bianca in campo rosso ed il famoso toro raffigurato con gli "attributi" in vista. L'usanza dice che porti fortuna porre il piede sopra gli attributi del toro e compiere una rotazione ad occhi chiusi facendo perno su quel piede. Migliaia di turisti e milanesi ogni giorno li schiacciano ritualmente come portafortuna! Secondo la leggenda però porta fortuna ruotare di 360° con il tallone del piede destro sui testicoli del toro solo alle ore 24 del 31 dicembre!!  Poi usciti dalla Galleria  ci attendeva la maestosità del Duomo, che è il segno di un’antica cultura, esprime l’energia che ha saputo attingere dal territorio in oltre mezzo millennio di storia. Scrigno di tesori e di preziosità, la sua storia vive nel suo marmo e attraverso il lavoro della Fabbrica che ininterrottamente se ne prende cura dal 1387.
Giornata intensa, piena, quindi risaliti nel pullman siamo andati a Capriolo di Brescia che dista un’ora circa da Milano nell’ albergo dove ci attendevano della persone cordiali.



07/05/2015
SECONDO GIORNO: EXPO RHO

Arrivare all’EXPO è stato un bel traguardo: un’altra giornata intensa alla scoperta di usi, costumi, colori, odori. Ero completamente affascinata dal fatto che in un solo luogo potevo abbracciare e scoprire il mondo intero. Avremo visto circa una decina di Padiglioni e per me il KAZAKISTAN (sarà sede  Expo nel 2017) è stato spettacolare con le sue tecnologie, mele di 1 kg, profumo dei  papaveri, la tecnica degli antiparassitari con le cavallette, latte di cavalla gentilmente offerto da loro con tante proprietà benefiche per il nostro corpo e dal sapore acidulo. Il padiglione racconta di una storia caratterizzata da un uso razionale del suolo e delle risorse naturali, e dalla visione del cibo come dono da offrire e condividere con gli altri. Tra i vari padiglioni quello del cacao e cioccolato, del caffè,  del riso, il Padiglione Zero, il Padiglione del Brasile  è  stato quello più diverte, perché per accedere bisognava salire su di un tappeto a rete. Il cuore pulsante del Padiglione del Brasile è una rete interattiva che collega i tre piani. Camminando sulla rete sospesa, i visitatori interagiscono con l’ambiente circostante: dei sensori, infatti, rilevano i movimenti trasferendo impulsi che modificano il suono e la luce circostante. Poi abbiamo visitato il Padiglione della Corea e  Malesia. Per concludere questa bellissima e particolare giornata siamo andati nell’area riservata alla nostra bellissima Nazione dove ci sono Padiglioni dedicati alle nostre Regioni tipo Calabria, Toscana, Umbria etc. ed il Padiglione Italia con un’architettura meravigliosa. Mi ha colpito particolarmente la grande chioma che svetta verso il cielo a 37 metri di altezza, sorretta da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio. L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia, è realtà e annuncia l’imminente apertura di Expo 2015. Per sei mesi sarà il richiamo potente e suggestivo delle centinaia di migliaia di visitatori dell’Esposizione universale di Milano. La grande struttura in legno e acciaio si erge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano ampie gradinate, il maggiore spazio open air dell’area.  L’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia.  In conclusione ho vissuto una magnifica esperienza.



08/05/2015
TERZO GIORNO: PARMA

Parma è una città semplice, tranquilla, piena di spazi verdi e di monumenti interessanti e ben conservati. Tre sono le cose che abbiamo visitato:
Palazzo Farnese: venire a Parma e non visitare questo luogo magico (e l'adiacente galleria) è più che un peccato. Meravigliosamente tenuto, al suo interno, il teatro di corte che  rappresenta l'evoluzione del teatro seicentesco: qui nascono il palcoscenico inclinato e le quinte. La bomba dell'ultima guerra ha distrutto gli stucchi e le statue barocche lasciando questo luogo, interamente fatto di legno, in uno stile più minimale e pulito. Teatro ligneo, uno dei più belli del mondo.
Cattedrale di Parma: non è imponente e penseresti di non essere in Emilia perché è quasi dimessa nella sua semplicità di uno stile romanico che ti riporta alla vera essenza del cristianesimo non opulento e sfarzoso. Il piazzale antistante in pietruzze ti da l'idea di non essere in città ma in un paesino di campagna. Anche l'interno e' molto armonico ed ha degli affreschi meravigliosi. Un pezzo di storia racchiuso in questa basilica, di ampie dimensioni e conservata in modo esemplare. La cattedrale regala molti tesori artistici, sparsi tra le navate e le cappelle laterali. Originale il coro e l'altare, posizionati su un’alta scalinata che rende una vista unica della cattedrale. Sotto questo spazio rialzato, la bella ed ampia cripta, luminosa.
Battistero di Parma: il Battistero, capolavoro architettonico e scultoreo del maestro benedetto Antelami. Con la sua forma ottagonale e le sue preziose sculture rende unica la piazza del Duomo. All'interno l'arredo scultoreo dell'Antelami e numerosi cicli di affreschi di varie epoche ti affascinano e ti fanno rimanere con il naso per aria. Bellissimo il Battistero realizzato in marmo rosa a pianta ortogonale, racchiude una fastosa sala interna con al centro due vasche battesimali concentriche e bellissimi affreschi (sontuosi e magnificamente conservati) che impreziosiscono l'alta volta. Un simbolo che ci regala un pezzo della storia emiliana.
Sono convinta che VIAGGIARE ti arricchisce, ti fa crescere, ti apre un mondo fantastico, ti cambia in meglio e ti completa. Mi auguro di poter viaggiare sempre, perché ogni volta che torno da una viaggio mi sento migliore!



ARIANNA PENNACCHI
1B BELLARDINI





venerdì 5 giugno 2015

NON C’E’ FILOSOFIA SENZA DOMANDE NON CI SONO DOMANDE SE NIENTE CI MERAVIGLIA. BAMBINI FILOSOFI

Nel nostro Istituto Comprensivo “Leone Caetani” dal 18 al 22 Maggio si è svolta la settimana filosofica relativa al progetto d’Istituto “FILOSO…FARE” LIBERI DI…PENSARE, che ha visto coinvolte alcune sezioni di scuola dell’infanzia, alcune classi di scuola primaria e di scuola secondaria di primo grado. Con sorprendente capacità i piccoli alunni hanno affrontato le sfide dell’etica e della logica. Fare filosofia a scuola con i bambini ha stabilito un altro modo di stare insieme, un altro modo di fare scuola insieme. Si è cercato di favorire la collaborazione, l’impegno personale, la solidarietà, la responsabilità attraverso la comprensione e il rispetto delle regole. Si è cercato di portare i bambini nell’avventura del pensiero.
Gli alunni della classe 4^ sez. A del plesso “D: Cambellotti” il 19 Maggio alla presenza dei genitori, della Dirigente Scolastica Dott.ssa Patrizia Pochesci e delle insegnanti hanno concluso il loro percorso filosofico, svolto durante l’anno scolastico, con una rappresentazione teatrale che ha avuto come teme “la guerra e la Pace”. Oggetto di dialogo filosofico sono state le domande che i piccoli alunni della classe quarta si sono posti in relazione a ciò che accade e li stupisce:- Perché gli uomini fanno la guerra?- Esistono guerre giuste?- Come possiamo evitare le guerre?- Si dice sempre che si sta preparando la pace del domani, ma perché del domani?
Hanno cercato insieme della risposte fino a rendersi conto che non sempre ci sono delle risposte e che dietro ad una domanda se ne nasconde sempre un’altra, e un’altra ancora e un’altra ancora…

Attraverso la rappresentazione teatrale hanno voluto far arrivare, a chi ha assistito, un messaggio di Pace, far capire che il momento giusto per costruire la Pace è oggi. E’ stato entusiasmante vederli al lavoro. Hanno giocato e ci hanno meravigliato. La filosofia significa proprio questo: meravigliarsi e giocare con il PENSIERO.

MAESTRA PINA CHIARI